lunedì 15 febbraio 2016

LA TESTIMONIANZA DI TASHA


Tasha ha 48 anni e otto anni fa le è stato diagnosticato un mesotelioma peritoneale causato da esposizione all’amianto. Ha subito già 9 interventi chirurgici e 5 cicli di chemioterapia (Cisplatino + Pemetrexed)

L'amianto mi ha rubato la vita. Mi sento come chi ha perso tutto, senza la salute nient'altro conta molto. Per colpa dell’ amianto, io e i miei figli soffriamo di PTSD* a causa del fatto che mi ha quasi ucciso. Nel 2008 mi è stato diagnosticato un mesotelioma peritoneale nel 2008, dopo 5 anni di passaggi da un medico all'altro e dopo che mi avevano giudicato in buona salute. Il mio cancro non era stato diagnosticato nonostante varie analisi strumentali o del sangue.
Una volta diagnosticato ho subito pesanti trattamenti chemioterapici e un totale di nove interventi chirurgici. La strada è stata lunga e difficile, ma ora il mesotelioma è in remissione, anche se la chemioterapia ha provocato grandi danni al mio corpo.
Da nove anni mi sveglio ogni mattina con la sensazione di avere un terribile sbornia. Non appena apro gli occhi  rimpiango di essermi svegliata, e devo sforzarmi  per spingere il mio corpo spezzato ad affrontare la giornata. Sono bagnata per quanto ho sudato tutta la notte e comincio a tremare dal freddo. Ho la testa pesante e la bocca asciutta. Sento le tempie pulsare e il collo e la mascella ed il collo e le mascelle doloranti come se fossero stati percossi con un martello. Ho la nausea e penso se ho non ho intenzione di vomitare. Mi sento troppo male per alzarmi per andare in bagno e temo dovrò farlo sulle  coperte. Il mio addome è disteso e gonfio e mi sento come se dovessi espellere qualcosa. So che ho bisogno di andare in bagno, ma e il mio intestino contorte non permetterà che ciò accada. Sento la pelle come se fosse bruciata dal sole e  mi fa male quando sfrega contro le coperte. Le mie articolazioni mi fanno male e le sento pulsare. I miei muscoli  urlano  aiuto a tutto il corpo, ma il mio corpo soffre fino alle ossa.
Comincio a preoccuparmi come faccio sempre. Per quanto tempo potrò andare avanti così? Ho passati nove anni in questo modo, giorno dopo giorno. Il mio sistema digestivo è praticamente bloccato e credo che funzioni correttamente non più di una volta alla settimana.
Dal momento della mia diagnosi, ho trascorso la maggior parte della mia vita a letto, e nelle giornate migliori sono in sono un po’ più su tanto da riuscire a di sorridere un poco , ma per tutto il resto del tempo vivo nascondendo agli altri una enorme quantità di dolore. 
La chemioterapia mi ha danneggiato la vescica e soffro di infezioni ricorrenti, che mi provocano nella maggior parte del tempo un terribile dolore nella zona pelvica. Sono così debole da non non poter quasi mai star fuori dal letto e quando mi alzo e provo a camminare traballare e tremo. Mi sembra di avere novant'anni mentre invece ne ho la metà: quando riesco a scendere o a salire le scale le mie articolazioni scricchiolano e dolgono ed  è raro che io possa fare più di un piano e di solito debbo rinunciare. Ma qualche volta ci sono delle strane settimane in cui mi capita di avere tre giorni "buoni" di fila e di poter uscire di casa. Mi godo quei momenti, ma non riesco a tenere la casa pulita o mettere in tavola la cena,  e andare a fare la spesa è una vera e propria sfida.
Nonostante tutto questo, l'unica cosa che l'amianto non poteva rubarmi è la mia voglia di vivere e la voglia di combattere questa terribile malattia. La mia fede in Dio, l’aiuto di mio ​​marito  e delle mie tre figlie rendono sopportabili le mie giornate e mi danno la forza di andare avanti. 
Il mio corpo è in conflitto con il mio spirito, e tutti i giorni mi sforzo di tenerli assieme.

*Disturbo post-traumatico da stress (o Post-Traumatic Stress Disorder, PTSD), nella psicologia e nella psichiatria è l'insieme delle forti sofferenze psicologiche che conseguono ad un evento traumatico, catastrofico o violento