"Niente di meglio di una storia, per raccontare quello che si ha nella mente e nel cuore.
Perché di dotte disquisizioni, di lunghe e verbose
conferenze, di tavole rotonde sature di pregnanti interventi ne abbiamo tante,
e lasciano quasi sempre il tempo che trovano. Perché le tragedie, i genocidi e
le terribili epidemie continuano nel silenzio affogato dal denaro e
dall’interesse di pochi, e salvo le persone che ne sono straziate non
interessano a nessuno. Perché i saggi urticanti e dolorosi che dicono la verità
rimangono a prendere polvere sugli scaffali delle librerie, come gli atti
giudiziari dei processi che durano ere geologiche nei faldoni degli archivi dei
tribunali. Perché le inchieste televisive che snocciolano dati e numeri ci strappano
una smorfia di disgusto che dura un minuto, prima di cambiare canale.
Ma una storia non è così. Una storia è fatta di carne e
sangue e lacrime, e di sorrisi che si spengono nel pianto. Le storie sono fatte
di concreto dolore, e hanno nomi e cognomi e facce e persone delle quali ci
innamoriamo e alle quali ci affezioniamo, che rimangono nel cuore e che sono
cicatrici sull’anima.
Le storie sono carezze e le storie sono frustate, e le
storie non passano lisce come acqua d’estate. Le storie sono emozioni, e
un’emozione abita in un’anima più a lungo di qualsiasi teoria.
E’ per questo che abbiamo scritto storie, per parlare di
qualcosa di cui si deve parlare, per non morirne.
Solo storie. Da non dimenticare più."
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